FRASI ED AFORISMI SULL’ANATOMIA DELLA SIGNIFICANZA: LA BOCCA ED IL SORRISO

Mi disseta il gusto della tua anima, piena di amore e di passione, che con un bacio prendo a morsi.

(de Angelis Alessandra)

La linea delle labbra, che si distende e si tira agli angoli, è il tramonto caloroso di fine giornata.

(de Angelis Alessandra)

La mano che copre la bocca, nasconde o un sorriso o una minaccia.

(de Angelis Alessandra)

Osservati da fuori, vi è il mostro, che fa grande la sua bocca, mentre digrigna i denti e scopre il suo ghigno. E vi è il bambino che tende gli angoli della bocca, che in termine si apre e mostra una lingua lontana accerchiata dal bianco della dentatura. Ma, chi è il bambino e chi è il mostro? E, soprattutto, chi dei due sta sorridendo?

(de Angelis Alessandra)

Mai soffermarsi sulla bocca, se prima non si sono ben visti gli occhi a monte.

(de Angelis Alessandra)

Alcune cose risalgono, si arrampicano e scalano le interiorità della propria persona, e trovano eco esterno attraverso la bocca.

(de Angelis Alessandra)

Può essere paradossale, ma talvolta è più facile baciare che guardare.

(de Angelis Alessandra)

Nomi e parole proferite da certe bocche, che pur se sussurrate, fanno un’eco micidiale.

(de Angelis Alessandra)

Il bacio dell’amore, brucia di passione sull’anima dell’amato. Il bacio del tradimento, strappa le carni di un cuore che crede, ingenuamente e falsamente, di essere amato.

(de Angelis Alessandra)

Alla bocca è destinato il compito di nominare, di chiamare, di far rumore. Di dire. Di dar voce. E non importa la lontananza, la sordità, l’incapacità di comprensione. La bocca, se quella della persona specifica, non possiede barriere alcune.

(de Angelis Alessandra)

La balbuzie è il sonoro litigio fra una mente che pensa, un inconscio che proibisce e una bocca impavida, temeraria, che tenta.

(de Angelis Alessandra)

Voglio regalarmi un viaggio. Vado a ripercorrere veloce tutti i posti dove sono stata. Il vento che sento smuovermi attorno è caldo, sinonimo che vi è bontà.

Il viaggio è sui volti delle genti.

Di tutte quelle genti che mi hanno osservata.

Di tutte quelle che mi hanno emozionata.

E, mentre faccio questo viaggio, in solitudine, sulla sedia della mia casa mente, la mano va a cercare il contatto. Vuole dare una carezza.

E va a carezzare le labbra. Che sorridono.

(de Angelis Alessandra)

A certi sorrisi non si è pronti, perché non si ha il coraggio di sopportarne la ripercussione interiore.

(de Angelis Alessandra)

Cercare di spiegare l’asincronia esistente nelle cose della vita necessita del tempo maturo della comprensione perché resterebbe davvero complicato spiegare ad un bambino come mai una bocca che sorride può essere sormontata da occhi che piangono.

(de Angelis Alessandra)

Se con un orecchio si ascolta male, forse con l’altro si può udir meglio.

Se con un occhio si vede male, forse con l’altro si può veder meglio.

Se con una mano si ha poca percezione, forse con l’altra si può percepir meglio.

Ma se con una bocca si può parlar male, a chi ella può domandar se forse si può far meglio?

(de Angelis Alessandra)

Mezzogiorno è un buon orario per iniziare ad aver fame, ma mezzanotte è il miglior tempo per baciare.

(de Angelis Alessandra)

Sono le coste che mi salvano dalle correnti, le labbra di lei che, schiuse, mi danno un punto di ancoraggio.

(de Angelis Alessandra)

Chiamiamoci, anche in tempi diversi.

Chiamiamoci, e scopriremo che non siamo più gli stessi.

(de Angelis Alessandra)

Fa caldo sulle tue labbra. Portami al fresco dei tuoi occhi, dove tutto è riparato nell’immagine del ricordo di quel pensiero.

(de Angelis Alessandra)

Fa che le tue labbra smuovano nell’aria il mio nome, e solo così io esisterò.

(de Angelis Alessandra)

Il pensiero sostò troppo a lungo nella bocca, che pur se schiusa, non dava il giusto spazio d’uscita. E così prese a vagare dentro, a tormentare. Si accucciò negli occhi, creando un’immagine fissa che gli occhi non avevano il coraggio di osservare quel secondo di più. Si annidò nelle orecchie, con un suono di fondo fastidioso, impertinente, sofferente. E tutto ‘sto tumulto, quando iniziò ad essere sovrastante ed ingravescente, andò a depositarsi tutto sul cuore.

(de Angelis Alessandra)

Le indigestioni di emozioni partono sempre dalla bocca.

(de Angelis Alessandra)

L’infinita tenerezza che vi è in quelle labbra, che poco poco si tendono, ma mai sorridono. E non perché non vogliono farlo, ma perché nessuno glielo ha mai insegnato.

(de Angelis Alessandra)

Gli occhi si scrutano e, una volta capiti, vanno ad importunare le labbra. Fissandole.

(de Angelis Alessandra)

La bocca ha una geografia di sapori che conserva: ai lati sposta ciò che oramai è stato gustato, è andato, quasi dimenticato; mentre, al centro, lascia il gusto di qualcosa di irresistibile che, spesse volte, la lingua va a leccare.

(de Angelis Alessandra)

La bocca aperta, a dare respiro interno.

(de Angelis Alessandra)

Tra le tante cose dette, quelle a cui più torno a pensare sono quelle sussurrate. Tenute strette tra i palmi e accarezzate dalla lingua, per paura che ciò che portavano con sé, potesse dissolversi.

(de Angelis Alessandra)

Le tenebre che calano sull’animo, con un soffio di labbra, vengono illuminate dalle stelle.

(de Angelis Alessandra)

Il male pronunciato da certe labbra, rimbomba nelle orecchie senza un tempo per la dimenticanza.

(de Angelis Alessandra)

 Le labbra degli innamorati creano l’infinito in un gioco di sorrisi e tocchi dolci.

(de Angelis Alessandra)

Si udì uno sparo provenire dalla bocca di quella donna, mentre gli occhi osservavano un uomo, fattosi di vetro, venir giù in mille frammenti che, ora, erano fatti di niente. Si disperdevano nell’aria sino a sparire. A non esistere più.

(de Angelis Alessandra)

Desta curiosità la forma di particolari labbra che prima sembrano nuvole grandi e caste, poi cuscini vaporosi dove uno ci lascia riposare i sogni, e poi le mura, calde e sicure, di casa.

(de Angelis Alessandra)

Ci sono bocche, che sono frementi, emotive ed empatiche e parlano veloci. Hanno fretta di far vedere come anche noi umani, qui in terra, possiamo creare un arcobaleno nelle persone che le ascoltano, fatto di tutto quello che di bello in loro era sopito e, d’improvviso, è destato.

(de Angelis Alessandra)

La notte, se è buia, vuole musica, spensieratezza e compagnia. Ed è così che, tutti i sorrisi, faranno giorno.

(de Angelis Alessandra)

Succede pochissime volte, ma è stupendo quando si sorride a sé stessi.

(de Angelis Alessandra)

Se non si conosce, mai dire ad un sorriso che è bello. Potrebbe essere una maschera.

(de Angelis Alessandra)

Mia nonna è una donna che affronta sempre tutto con il sorriso. Gli altri dicono che glielo si legge in faccia, io invece le conto le rughe attorno alla bocca.

(de Angelis Alessandra)

Vorrei darmi un bacio sulla guancia, ma non potendo, mi guardo allo specchio e sorridendo, mi dono affetto.

(de Angelis Alessandra)

Si crede di sorridere senza un motivo quando, invece, non si è ancora capito per quale motivo si sta sorridendo.

(de Angelis Alessandra)

La bocca si esibisce in un sorriso. Si esibisce.

(de Angelis Alessandra)

Nessuna parola detta può mettere a tacere ciò che gli occhi dicono.

(de Angelis Alessandra)

Lo schiocco di due labbra rosse è il suono di apertura dei cancelli per la pazzia.

(de Angelis Alessandra)

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